Musica in ufficio, aiuto o distrazione?

Musica e ufficio: è indispensabile per alcuni

Scritto da Elena Tosatto il 5 Febbraio 2020 @ 10:07 - Curiosità

Portare la musica in ufficio… ci avete mai pensato? Moltissime persone, studiano o lavorano con la musica accesa. Per altri, questa non solo rappresenta una distrazione. Ma diventa un vero e proprio disturbo nel momento in cui si ricevono ospiti o telefonate.

Musica e home working

La musica può essere un’ottima compagna nel momento in cui si è da soli in ufficio, o si lavora in home working (anche in smart working). Ma nel momento in cui in ufficio si è con altre persone oppure si devono spesso effettuare chiamate, call o conferenze, la radio può non essere opportuna.

Attività dove la musica è fondamentale

In alcune attività, un suono di fondo è indispensabile. Pensiamo all’effetto che farebbe, entrare in un negozio o in un bar senza sottofondo musicale. Nel lavoro di ufficio è più difficile sentire uscire dalle casse suoni diversi dalla voce.

White noise

Un buon compromesso, potrebbe essere l’ascolto dei cosiddetti “rumori bianchi” ossia quelle cantilene o motivi sempre uguali. Sono suoni naturali o artificiali spesso usati per tranquillizzare i neonati. Una ventola, un’aspirapolvere; oppure il più rilassante suono della natura, il mare. Non per forza sono rumori piacevoli, sono definiti appunto suoni, non musica. Sono ambivalenti, perché possono per qualcuno essere estremamente rilassanti, tanto da far venire sonno. In altri casi possono semplicemente permettere il distacco dalla realtà. Creano una sorta di rumore di fondo che copre e omogenizza tutto ciò che ci circonda. Per altri, possono anche essi essere un disturbo, proprio perché estremamente rilassanti e non adatti all’ascolto durante il lavoro.

La bellezza delle cuffie

Musica in ufficio

Durante l’ora di palestra o in una passeggiata/corsa, non c’è niente di meglio di un paio di cuffie per concentrarsi sull’allenamento. Quando possibile, cioè se il proprio lavoro lo consente, sicuramente la musica in cuffia è il miglior metodo. Non si disturba nessuno, certo, ma bisogna poterlo fare. Il lavoro deve essere in solitaria né si deve avere contatto con l’esterno (ad esempio telefonate o call conference).

Musica in ufficio? Suoni che musica non sono

Un ufficio non è quasi mai silenzioso. Il rumore del traffico all’esterno oppure le apparecchiature accese (server, macchinette, frigo, ecc.) creano un sottofondo costante, che solo uscendo dal locale (o quando salta la corrente) se ne capisce l’esistenza.

Coworking e musica

In alcuni coworking si suona musica. Spazi dedicati, insonorizzati, dove si può sperimentare e suonare senza recare alcun disturbo. Vere e proprie stanze di registrazione e di prova. Ne sono un esempio:

  • Filtro, a Roma. Un independent music coworking, che offre spazi come sale prova, corsi.
  • Clockbeats, a Brescia. Un coworking musicale per produttori e cantanti. Offre studi insonorizzati e completamente attrezzati anche degli strumenti. Inoltre lezioni e servizi legati al mondo della musica.
  • LePark, a Milano. All’interno: studi di registrazione, coworking e sale riunioni. In un contesto in cui si fondono musica, foto, video ed intrattenimento.
  • Coworking 71MusicHub, a Modena. Mette in condivisione spazi e strumenti a chi voglia realizzare i propri sogni creativi. Si tratta di spazi attrezzati e tecnologicamente avanzati.

Musica in ufficio: 599 europa

Da 599 europa si può ascoltare musica: le pareti sono insonorizzate. Gli uffici sono chiusi. Sono molti gli uffici di piccole o grandi dimensioni comunque occupati da una sola persona. Senza portare disturbo ai colleghi di scrivania, è dunque possibile ascoltarla.

_Elena

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